Iniziata con una nostalgica parata a New York, storia d’emigrati irlandesi negli Stati Uniti, è oggi una ricorrenza mondiale dedicata al Santo Patrono d’Irlanda.
Le prime celebrazioni documentabili risalgono, nientedimeno, al 17 marzo 1762: ben quattordici anni prima della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America. La cosa più incredibile è come abbia fatto tale ricorrenza a conservare il suo status per tutto questo tempo. Una semplice festa è diventata una lunga storia, l’interminabile storia del St Patrick’s Day. Appunto.
Origini e storia
Per comprendere la storia del St Patrick’s Day occorre tornare a Broadway, nel lontano 1762. È qui che un gruppo di nostalgici, lontani dalla madrepatria, organizzano una marcia in onore del Santo Patrono, quell’uomo capace di evangelizzare un territorio pagano e convertirlo al cristianesimo con le sue doti. Colui che ha trasformato una terra pagana in una delle nazioni più cattoliche al mondo. La stessa fede conservata da ex patrioti e militari, che avevano servito all’interno delle fila britanniche di stanza nelle colonie americane. Così quegli emigranti nostalgici si dilettano a parlare irlandese, a vestirsi tendenzialmente di verde, e intonare canzoni irlandesi.
Non è un caso se per 150 anni di storia il corteo statunitense è stato guidato da un’unità militare: dai membri del reggimento della Guardia Nazionale, noto come il “Fighting 69” legati ad associazioni come la thirty-two Irish County Societies, scuole e università. Soltanto dopo il 1812, la gestione della festa passò sotto l’egida di alcune società riconducibili all’Irlanda. Anche la parata ha cambiato indirizzo trasferendosi davanti alla cattedrale di Old St Patrick, lungo Lower Manhattan Mott Streets & Prince dove i partecipanti sono accolti dall’Arcivescovo di New York.
La festa in Irlanda
La Storia fissa al 1995 i festeggiamenti in Irlanda. Il governo di allora inaugurò la prima stagione soltanto l’anno dopo. Il 17 marzo 1996 si è svolto in un solo giorno una sola parata. L’anno seguente, correva il 1997, l’ evento era salito a tre giorni. Lo scopo principale era quello di far emergere il talento irlandese e mettere in luce il popolo d’Irlanda sia a livello nazionale sia internazionale. Una vetrina capace di non fare distinzione, tanto che meno marcare l’estrazione sociale. E ci sono riusciti. In questa settimana di festeggiamenti tutti i cittadini del mondo aspirano a diventare cittadini d’Irlanda. Così in questa giornata si dimostra al mondo la cultura e le tradizioni di un popolo che ha sofferto a lungo divisioni e guerre. Il trascorrere del tempo non ha intaccato il vero senso dei festeggiamenti e la salda unione tra Usa e Dublino.
Storie dal mondo
Il giorno di Patrick assume una storica posizione a livello mondiale. È la storia ne è testimone con l’introduzione del Global Greening, un appuntamento che colora di verde numerosi monumenti sparsi in tutto il pianeta. La diffusione, come gli analisti spiegano, potrebbe essere stata facilitata dai numerosissimi pub presenti in maniera massiccia in ogni angolo della terra, o forse, dal grande lavoro diplomatico fatto a livello governativo. Ad ogni modo il risultato è strabiliante, tutti sanno che il 17 marzo si festeggia la storia di San Patrizio.
La storia dei festeggiamenti a New York
La parata si tiene il 17 marzo, tranne quando il giorno cade di Domenica. Soltanto in questo caso specifico, il corteo è anticipato a sabato 16. A New York la sfilata è storia e passa sempre davanti alla Cattedrale di Saint Patrick. Negli anni, però, qualcosa è cambiato. In seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2002, la sfilata è stata dedicata agli ‘Eroi del 9/11’, un omaggio alla polizia, ai vigili del fuoco, ai soccorritori e a tutti coloro che hanno perso la vita durante gli attentati. Una svolta storica che impone, a mezzogiorno, due minuti di silenzio da parte dell’intero corteo.