La storia delle birre irlandesi

La storia delle birre irlandesi

La storia delle birre irlandesi, i retroscena della Smithwicks prodotta a Kilkenny e della Beamish di Cork: racconti per intenditori.

Conosciamo la storia delle birre irlandesi, di questa meravigliosa quanto speciale bevanda che trae origini in tempo molto lontano dal mondo moderno. La leggenda, infatti, recita che fosse proprio Colombano, il monaco missionario, nel VI secolo, a introdurre l’uso di distillare la birra nei centri monastici di tutta Europa che egli contribuì a fondare o vivificare.

Curiosità e storie di birre irlandesi

Al riparo di un simile patrono del calibro di San Colombano da Bobbio, attualmente l’Irlanda è il trentesimo produttore mondiale e il secondo consumatore pro capite (quasi esclusivamente di birra locale) di birre irlandesi. C’è un motivo se James Joyce andava dicendo della scura: “L’unica bruna della quale nessuna donna irlandese può immaginarsi gelosa è una birra, una birra sublime”.

Intorno al mito di questa profumata e scurissima bevanda, nata nel 1759, si organizzano le abitudini dei dublinesi. Caratteristica la frase che usano ripetere “My goodness, my Guinness”. Il senso è chiaro. Sono curiosi infatti i record legati al celebre marchio con l’arpa gaelica: 15 milioni di chili di orzo e di malto tostati ogni anno e dieci milioni di pinte vendute nel mondo ogni giorno, stimato in sei milioni di litri.

Metafora per metafora, la bruna di Dublino deve guardarsi dall’insidia di altre concorrenti pronte a farle Halloween: e forse birre meno celebri come la rossa Smithwick’s, che da anni cerca di insidiare il trono alla famosissima nera, al pari della temibile bionda Harp. La vera avversaria, che sfida la regina, è l’altra scura illustre d’Irlanda: la Beamish di Cork, meno cara della blasonata stout della capitale, che gli rosicchia ogni giorno un po’ di appassionati. Fanno parte delle irish beer la Murphy’s, di tutto rispetto e la Caffrey’s.

Gli antichi romani

La “cervogia”, così gli antichi Romani chiamavano la birra disprezzandola un po’, è un simbolo della tradizione dell’Isola. Sono rimarchevoli i legami di quest’’orzo fermentato con la cristianità, che proprio della Roma antica fu erede, al centro del mondo occidentale. I mastri birrai, infatti, ben presto si scelsero un protettore illustre: San Colombano, il profeta del monachesimo settentrionale, padre spirituale della cristianità europea assieme all’ideatore della “Regula”, San Benedetto da Norcia.

Il pub irlandese è un simbolo che ha oltrepassato le frontiere d’Irlanda per contaminare borghi e strade delle città di mezzo mondo. Paragonabile a un luogo di culto, non certo dall’estetica, questi locali sembrano essere stati costruiti appositamente per garantire il massimo comfort. Posti incantevoli dove la gente possa dissetarsi comodamente seduta in ambienti arredati in classico stile vittoriano su comodi divani e l’immancabile bancone di legno scuro.